A Milano è approdata una nuova truffa online che promette facili guadagni semplicemente mettendo “like” ai video su YouTube. Questa frode, diffusa soprattutto nei periodi di ferie, è in realtà un elaborato inganno architettato da cybercriminali con l’intento di sottrarre dati personali e denaro. Anche noi di Radio E20 siamo stati contattati da questi truffatori, e il nostro team di informatici ha deciso di indagare per svelare i dettagli di questo raggiro.
Il Meccanismo della Truffa
Tutto inizia con un messaggio su WhatsApp da parte di un presunto recruiter che rappresenta un’azienda sconosciuta. Nel messaggio, la vittima viene invitata a partecipare a una campagna promozionale su YouTube, con la promessa di ricompense in denaro per ogni “like” ai video. Tuttavia, questa è solo la prima fase di un inganno ben strutturato che si sviluppa in vari passaggi.
Dopo il contatto iniziale, viene richiesta una serie di informazioni personali, tra cui il numero di telefono, l’età, il nome e il numero di conto corrente. Successivamente, la vittima deve eseguire una semplice attività: mettere “mi piace” a tre video e inviare gli screenshot come prova. Questo serve a guadagnare la fiducia del malcapitato, ma è solo l’inizio.
La Truffa si Complica
Il passo successivo è l’iscrizione a un canale Telegram, dove la vittima riceve un piccolo pagamento, un gesto che fa credere che l’offerta sia legittima. Una volta guadagnata la fiducia, viene proposto di entrare in un programma VIP che promette guadagni elevati investendo una certa somma di denaro. Si parla di cifre che vanno da 21,66 a 1.083 dollari al giorno, apparentemente ottenibili con pochi clic.
Tuttavia, è proprio in questa fase che avviene l’inganno finale. Dopo aver effettuato i primi pagamenti e ottenuto qualche piccolo guadagno, alla vittima viene proposto un affare irrinunciabile: spendere 100 dollari per riceverne 130. Dopo aver effettuato il pagamento, però, i truffatori interrompono ogni comunicazione e bloccano la vittima, lasciandola senza un soldo e con i dati personali esposti.
Riconoscere i Segnali di Allarme
Durante la nostra indagine, abbiamo identificato diversi segnali che possono aiutare a riconoscere questa truffa. Innanzitutto, i messaggi ricevuti erano pieni di errori grammaticali e ortografici, un chiaro segnale di poca professionalità. Inoltre, i truffatori si sono rifiutati di parlare al telefono o di fornire dettagli chiari sull’azienda. Infine, le promesse di guadagni facili e rapidi con poco impegno sono un evidente campanello d’allarme.
Difendersi dalle Truffe
Questa truffa non è confinata solo a WhatsApp; si sta diffondendo rapidamente anche su Facebook, soprattutto in gruppi dedicati al telelavoro e a offerte di remunerazione online. Per difendersi, è fondamentale seguire alcune semplici regole: mantenere gli account online protetti con password forti e uniche, attivare l’autenticazione a due fattori, e non condividere mai informazioni personali o bancarie con sconosciuti.
Inoltre, è importante segnalare e bloccare immediatamente qualsiasi contatto sospetto e denunciare l’accaduto alle autorità competenti. Informare amici e familiari è un altro passo cruciale per evitare che anche loro cadano nella trappola.
Con l’aumento delle truffe online, è fondamentale rimanere vigili e informati. Il recente disegno di legge sulla cybersicurezza approvato dal Senato rappresenta un passo importante verso la protezione dei cittadini, ma la consapevolezza individuale rimane la nostra prima linea di difesa. Proteggiamoci e proteggiamo i nostri cari da queste minacce sempre più diffuse.