Gli inquilini del Pio Albergo Trivulzio, una storica istituzione milanese, hanno deciso di alzare la voce contro gli sfratti che stanno minacciando la loro stabilità abitativa. Giovedì mattina, un gruppo di residenti, sostenuti dalle associazioni SUNIA, SICET e Unione Inquilini, si è radunato davanti al Tribunale di Milano per manifestare il proprio dissenso contro quella che considerano un’ingiustizia.
Una protesta per dire “no” agli sfratti
La manifestazione si è svolta nel cuore della città, davanti al Palazzo di Giustizia, e ha avuto come obiettivo principale quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni su una situazione che molti ritengono inaccettabile. Nonostante le rassicurazioni del commissario Tronca, il quale aveva dichiarato durante una commissione congiunta in Regione il 18 luglio che non erano in atto procedure di sfratto esecutive, diversi inquilini hanno ricevuto convocazioni in tribunale durante il mese di agosto per la convalida degli sfratti.
Un impegno non mantenuto
Secondo quanto denunciato dall’Unione Inquilini, l’impegno preso a livello regionale era chiaro: le procedure di sfratto avrebbero dovuto essere avviate solo in casi di morosità gravi e comprovate. Tuttavia, molti degli sfratti di questa estate sembrano essere legati unicamente alla scadenza naturale dei contratti di locazione, senza che vi siano state altre motivazioni rilevanti. La situazione appare ancora più preoccupante alla luce del fatto che il Pio Albergo Trivulzio sembra intenzionato a non rinnovare i contratti di affitto, preferendo liberare gli appartamenti per cederli a un fondo immobiliare gestito da Invimit Sgr.
Le richieste degli inquilini
Gli inquilini, sostenuti dai comitati di rappresentanza, chiedono con forza la sospensione di tutti gli atti amministrativi legati agli sfratti e l’avvio di un dialogo reale con le istituzioni per trovare soluzioni alternative alla cessione degli immobili al fondo immobiliare. Tra le richieste principali vi è anche la pubblicazione trasparente del piano di risanamento del Pio Albergo Trivulzio e la revisione degli accordi sindacali sui canoni concordati.
In definitiva, questa protesta rappresenta non solo una difesa del diritto alla casa, ma anche un appello a mantenere gli impegni presi e a tutelare i cittadini più vulnerabili, affinché la città di Milano possa continuare a essere una città per tutti, senza lasciare indietro nessuno.